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Dicembre 4, 2024Se stai cercando una meta unica e lontana dalle rotte più turistiche, i borghi del Molise sono la scelta ideale. Tra questi, Castel San Vincenzo si distingue per la sua posizione suggestiva accanto a un lago turchese, un angolo di paradiso dove la natura e la storia si incontrano. Questo borgo è la destinazione perfetta per chi ama viaggiare in camper, alla scoperta di un paesaggio incontaminato e di un patrimonio culturale affascinante. Parcheggiare il camper in un luogo così speciale è un’opportunità per vivere un’esperienza indimenticabile, lontano dalla frenesia della città.
Sosta con vista

Arrivare a Castel San Vincenzo è come entrare in una cartolina: un lago turchese che si estende ai piedi della maestosa catena montuosa delle Mainarde, un gruppo montuoso che fa parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La zona è perfetta per una sosta in camper grazie al campeggio Oasi delle Mainarde, che si trova proprio sulla riva del lago. Questo campeggio è l’ideale per chi cerca tranquillità e pace, offrendo ampi spazi dove poter parcheggiare il camper e godersi il panorama in totale relax. La sua posizione permette anche di esplorare le numerose escursioni nelle vicinanze, tra boschi e sentieri che conducono a luoghi di rara bellezza.
Una volta parcheggiato il camper vicino al belvedere di Piazza Umberto, il viaggio nel passato di Castel San Vincenzo ha inizio. Il borgo, costruito su un’altura, si sviluppa tra vicoli stretti e case di pietra calcarea, alcune delle quali conservano impronte fossili, tracce di un’era geologica lontana. Le case sono adornate da portali in marmo che raccontano la storia di questo affascinante luogo. Passeggiando tra le vie del paese, si può ammirare anche il palazzo comunale, che presenta un portale decorato da un’epigrafe dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale, un altro ricordo delle vicissitudini storiche che hanno segnato questo borgo.
Alla scoperta dei luoghi di culto e della spiritualità di Castel San Vincenzo
Il fascino di Castel San Vincenzo non è solo naturale, ma anche spirituale. La chiesa madre di San Martino, risalente al X secolo, è un luogo di culto che merita una visita. La sua torre campanaria svetta sulla città, visibile da ogni angolo del paese. A pochi passi dalla chiesa, si trova Palazzo de Jorio, una struttura storica che oggi non è più accessibile, ma che comunque merita di essere vista per il suo valore architettonico. Continuando il tour, si arriva al Palazzo Marzullo, che ospita il Museo della Fauna Appenninica, un’area che racconta la biodiversità di questa regione. All’interno del museo si può ammirare la collezione ornitologica e entomologica di Oscar Caporaso, un naturalista che ha donato la sua raccolta al comune.

L’eremo di San Michele e San Vincenzo al Volturno
Un’esperienza imperdibile per chi visita Castel San Vincenzo è l’escursione all’eremo di San Michele, situato a pochi chilometri dal borgo. Partendo dalle sponde del lago, si percorre un sentiero che conduce fino a questo antico luogo di spiritualità, risalente all’anno Mille. Il cammino, purtroppo non segnato, può risultare difficile da seguire, ma l’emozione di arrivare all’eremo è impagabile. Dall’eremo, situato tra le rocce, si può godere di una vista mozzafiato sul lago. Il percorso offre una perfetta combinazione di natura e storia, che rende questa escursione unica.
Poco lontano da Castel San Vincenzo, si trova l’area archeologica di San Vincenzo al Volturno, che ospita i resti di un monastero di epoca carolingia. Questo importante sito storico, attestato nel Chronicum Vulturnense, racconta la storia di uno dei più significativi centri monastici del Medioevo. Qui, sono stati riportati alla luce i basamenti della chiesa di San Vincenzo Maggiore, così come varie strutture del monastero, tra cui la Cripta di Epifanio, che conserva ancora una parte degli affreschi. Il sito rappresenta un’affascinante testimonianza di come la religiosità e la cultura medievale si siano sviluppate in questa regione.
Scapoli: il paese della zampogna, a breve distanza da Castel San Vincenzo
A soli sette chilometri da Castel San Vincenzo si trova Scapoli, un borgo noto per la sua tradizione legata alla zampogna, uno degli strumenti musicali tipici della zona. Nel Museo della Zampogna di Scapoli, si possono ammirare numerosi modelli di zampogna, tra cui quelli realizzati dal famoso artigiano Franco Izzi. La bottega di Izzi è un luogo affascinante dove si può scoprire il mestiere della costruzione della zampogna, un’arte che si tramanda di generazione in generazione. Se vi trovate a Castel San Vincenzo, una visita a Scapoli è un’ottima occasione per immergersi nelle tradizioni locali.
Dopo una giornata di esplorazioni, tornare al campeggio Oasi delle Mainarde è un vero e proprio rifugio di pace. Il campeggio offre ampi spazi per il parcheggio del camper, dove è possibile rimanere a contatto diretto con la natura circostante. L’area è attrezzata per offrire una sosta confortevole, con tutti i servizi necessari per una pausa ristoratrice: bagni, wifi gratuito e un punto ristoro dove poter gustare i prodotti tipici della zona. La sua posizione, affacciata sul lago, rende la sosta ancora più piacevole, un’opportunità per ricaricare le energie prima di un altro giorno di esplorazioni nei dintorni.
Un viaggio a Castel San Vincenzo e nei suoi dintorni è un’esperienza che arricchisce sia gli appassionati di storia che gli amanti della natura. Parcheggiare il camper in un luogo così suggestivo permette di vivere a pieno ogni angolo di questo affascinante borgo. Tra la tranquillità del lago, l’emozione di percorrere i sentieri che conducono a luoghi di spiritualità e la scoperta delle tradizioni locali, Castel San Vincenzo offre un viaggio che si fa ricordo indelebile. Non resta che accendere il motore e partire, per un’avventura unica tra i borghi del Molise.